Benedetta Calonaci Università di Firenze
Daniela Armocida Sapienza Università di Roma
Alessandra Boccone Università degli Studi di Salerno
Leonarda Martino Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Tania Maio Università degli Studi di Salerno
Angelica Masciullo Università del Salento
Irene Piergentili INFN - LNF, Laboratori Nazionali di Frascati
Marcello Ranieri Provincia autonoma di Trento
Joseph Frank Rogani Università della Calabria
La domanda "Who Owns Our Knowledge?" ci invita a riflettere su come i soggetti coinvolti nella produzione e nella diffusione della conoscenza, in particolar modo le biblioteche accademiche, affrontino la sfida relativa alla "discoverability" delle risorse in Open Access, fondamentale per riaffermare la disseminazione e la riappropriazione della conoscenza da parte delle varie comunità. Le biblioteche sentono la necessità di ideare e attuare strategie efficaci per massimizzare visibilità e accessibilità delle risorse ad accesso aperto. Il rapporto OCLC “Improving Open Access Discovery for Academic Library Users” (2024) esamina, nell’ambito di un gruppo di biblioteche universitarie olandesi, la discrepanza tra la disponibilità della letteratura ad accesso aperto e la sua reperibilità; su quel modello, è nato anche in Italia un gruppo di studio che ha sviluppato due questionari volti a esplorare strategie e pratiche già in atto nelle biblioteche, e indagare l’effettiva percezione delle risorse OA della comunità accademica. La riflessione, avviata durante il Convegno delle Stelline 2025 con un sondaggio somministrato ai bibliotecari presenti, proseguirà con ulteriori indagini rivolte ai protagonisti della comunicazione scientifica: bibliotecari e ricercatori accademici. Il poster illustra questa esperienza e introduce la prossima indagine nazionale, patrocinata da CNR e AIB, che permetterà di raccogliere dati su scala più ampia per delineare strategie comuni.